Nel settore produttivo, in cui prevale ancora la componente maschile, il problema dei dispositivi di protezione individuale (DPI) inadatti alle donne è stato trascurato per molto tempo, con conseguenti criticità in termini di sicurezza ed inclusione.
Le scarpe antinfortunistiche che non calzano bene rappresentano un problema diffuso per le donne che lavorano nel settore manifatturiero. La disparità nei DPI non mette solo a rischio la sicurezza, ma alimenta la cultura dell’esclusione. Le soluzioni adottate finora, come il concetto di “rimpicciolisci e mettici del rosa”, non sono in grado di rispondere alle esigenze specifiche delle donne nei contesti industriali. Non si tratta di una semplice versione ridimensionata dei dispositivi maschili: le donne cercano soluzioni su misura, che privilegino la sicurezza senza compromettere comfort e stile.
Oltre a risolvere le criticità evidenti dei DPI, esistono iniziative che aprono la strada a un futuro più inclusivo, in cui le donne non vengono solo accolte, ma celebrate per il loro contributo al settore. Le donne sono alla ricerca di un cambiamento culturale che abbracci la diversità come elemento chiave del progresso.
Nel celebrare le conquiste sul fronte dell’inclusione di genere nei luoghi di lavoro, lanciamo un chiaro invito all’azione: occorre abbattere tutte le barriere possibili e spianare la strada a un futuro in cui le donne, a prescindere dalla professione svolta, possano trovare sicurezza, dignità e appartenenza. Se la vostra organizzazione mira ad ottenere una certificazione in materia di salute e sicurezza, non esitate a contattarci telefonicamente al numero 0823/354874 o all’indirizzo email [email protected].