Cos’è un Sistema di Gestione per la Sicurezza delle Informazioni?
Dalle e-mail interne ai materiali promozionali, ai resoconti finanziari, organizzazioni di qualsiasi dimensione e settore gestiscono quotidianamente una grande quantità di informazioni. Per un’organizzazione come la vostra, queste informazioni sono un vantaggio competitivo – rappresentano il modo in cui risolvete i problemi, acquisite clienti importanti e conquistate la vostra quota di mercato. L’obiettivo di un Sistema di Gestione per la Sicurezza delle Informazioni (ISMS) è proteggere le informazioni che contraddistinguono la vostra attività, sia online che offline.
Principi del Sistema di Gestione per la Sicurezza delle Informazioni
Sebbene l’implementazione di un sistema ISMS possa variare da un’organizzazione all’altra, sono presenti dei principi di base a cui tutti devono attenersi per poter proteggere efficacemente le informazioni di un’impresa. Questi principi – alcuni dei quali vengono menzionati di seguito – serviranno da guida lungo il vostro percorso verso la certificazione ISO/IEC 27001.
Per implementare con successo un sistema ISMS, il primo passo consiste nel sensibilizzare i principali stakeholder sulla necessità di garantire la sicurezza delle informazioni. Se non si ottiene la partecipazione di coloro che implementeranno, supervisioneranno ed eseguiranno il sistema ISMS, sarà difficile raggiungere e mantenere il livello di impegno necessario a creare e mantenere un ISMS certificato.
Affinché il sistema ISMS di un’organizzazione sia efficace, è necessario che analizzi con precisione la sicurezza delle informazioni e che applichi i controlli appropriati per mantenerle sicure. Non tutte le informazioni richiedono gli stessi controlli, e non esiste una panacea per la sicurezza delle informazioni: le informazioni hanno forme e dimensioni diverse, proprio come i controlli che le dovranno proteggere.
Implementare un sistema ISMS non è un progetto a tempo determinato. Perché un’organizzazione sia al sicuro da eventuali attacchi alle informazioni, il suo ISMS deve crescere ed evolversi continuamente, per adattarsi al rapido evolversi delle tecnologie. Pertanto, il riesame continuo del Sistema di Gestione per la Sicurezza delle Informazioni è fondamentale. Sottoponendo il proprio sistema ISMS a frequenti test e valutazioni, l’organizzazione sarà in grado di sapere se le proprie informazioni sono protette o se sia necessario apportare delle modifiche.
Questi sono solo alcuni dei principi guida all’implementazione del Sistema di Gestione per la Sicurezza delle Informazioni. Per ulteriori informazioni, contattate PJR al numero 0823/354874 o scrivete a [email protected] per parlare con uno dei nostri esperti.
La sicurezza delle informazioni è una funzione relativa alla gestione
Benché la creazione di un sistema di gestione della sicurezza delle informazioni presenti molti aspetti tecnici, buona parte di un sistema ISMS rientra nell’ambito gestionale.
Uno dei punti deboli delle modifiche alla sicurezza delle informazioni sono i dipendenti – le persone che quotidianamente hanno accesso, o controllano, informazioni importanti. Al fine di proteggere le organizzazioni dall’uso improprio dei dati da parte dei dipendenti, il sistema ISMS deve includere apposite politiche e processi che, per essere efficaci, devono avere l’appoggio e la supervisione della direzione.
Oltre alle modifiche formali delle politiche e dei processi, la direzione dovrà modificare anche la cultura dell’organizzazione, affinché rifletta il valore attribuito alla sicurezza delle informazioni. Sebbene non si tratti di un compito facile, è un aspetto fondamentale per implementare efficacemente il sistema ISMS.
La Gestione della Sicurezza delle Informazioni è un processo
Così come le organizzazioni si adattano ai cambiamenti del mondo del lavoro, anche i Sistemi di Gestione per la Sicurezza delle Informazioni devono adattarsi ai cambiamenti dei progressi tecnologici e alle nuove informazioni organizzative. Di conseguenza, la ISO/IEC 27001 prevede per l’ISMS un approccio per processi, utilizzando la metodologia Plan-Do-Check-Act.